L’opera “Serendipità” è stata concepita per l’azienda vinicola Prima Terra. L’installazione si sviluppa all’interno di uno dei sei terrazzamenti vitati e le piante ne sono parte integrante. Il vitigno interessato a differenza degli altri, è impiantato con un diverso orientamento, poiché la posizione convenzionale non ne consentiva la crescita. L’artista interpreta il rifiuto della vigna come una forma di ribellione che decide di assecondare e accentuare collocando su alcuni pali esistenti dei prolungamenti. Questi sostegni, costruiti con assi di vecchie botti, danno alle piante la possibilità di arrampicarsi verso l’alto in cerca della luce. La conquista della verticalità, libera dunque le viti dal convenzionale schema d’impianto che le costringe a crescere lungo filare orizzontale.